Il gruppo, poi ridottosi a un trio, nasce in origine come quartetto polifonico, formato da due voci maschili e due voci femminili, secondo la tradizione dei gruppi vocali statunitensi. Nella formazione iniziale, tre componenti su quattro sono di origini genovesi. I membri originari sono infatti: Franco Gatti (Genova, 4 ottobre 1942); Angela Brambati (Genova, 20 ottobre 1947); Marina Occhiena (Genova, 19 marzo 1950); e il sardo Angelo Sotgiu (Trinità d’Agultu, 22 febbraio 1946), nato in provincia di Sassari e trasferitosi con la famiglia nel capoluogo ligure all’età di sedici mesi. Il quartetto si fa notare per il particolare stile vocale, basato sull’intreccio delle quattro voci differenti, rispettivamente di basso, tenore, contralto e soprano. Franco, soprannominato il “baffo”, possiede una profonda voce da basso al contrario di Angelo, il “biondo”, con un’ottima estensione verso le note alte. A queste, si aggiungono le due voci femminili: quella della “brunetta” Angela, nota per i suoi vivaci acuti, e quella di Marina, in grado di passare da una voce naturale grave e pacata a note particolarmente acute emesse in falsetto. La loro formula consiste nel miscelare la musica leggera melodica italiana con armonizzazioni che prendono spunto dalle sonorità dei complessi statunitensi di quel periodo.
Anni sessanta: i primi passi
Angelo e Franco facevano parte dei Jets (da non confondere con un altro gruppo genovese, quasi omonimo, attivo nel decennio successivo, i Jet, da cui provengono anche alcuni membri dei Matia Bazar), assieme a Gianni Belleno che, fino al 1966, vi suonerà la batteria. All’epoca i due erano, rispettivamente, cantante-sassofonista e chitarrista della band; ed è proprio con questa formazione che compiono le loro prime esperienze discografiche, incidendo quattro 45 giri, tra il 1963 e il 1964, per l’etichetta ITV.
Quando Belleno lascia la band per entrare nei New Trolls, i Jets si sfaldano. Angelo e Franco, grazie all’incontro con la cantante di un gruppo beat, I Preistorici, Angela Brambati (ammiratrice di Rita Pavone, dal 1963 fidanzata con lo stesso Sotgiu), decidono quindi di costituire un quartetto polifonico, sul modello dei complessi statunitensi, idea che si concretizza nel 1967, subito dopo l’incontro con un’amica di Angela, Marina Occhiena, di poco più giovane e anche lei cantante. Cominciano ad esibirsi in alcuni locali genovesi con il nome di Fama Medium e, visti gli apprezzamenti, decidono di dedicarsi totalmente alla musica abbandonando così le mansioni che svolgevano in quel periodo (Franco, perito chimico, lavorava alla ESSO di Genova, Angelo lavorava come operaio e Angela era benzinaia). Chiusi in studio, oltre a comporre nuove melodie pop, armonizzano brani di varie formazioni musicali quali The Mamas & the Papas, Double Six e Crosby, Stills, Nash & Young.
Il primo a credere in loro è stato Fabrizio De André, che organizza loro un’audizione presso una casa discografica milanese. Il provino non viene superato ma De André li esorta a non arrendersi e commenta la decisione dei discografici con le seguenti parole: “Questi di musica non capiscono nulla, ma voi avrete comunque successo”.
La band viene presa in simpatia poi dal cantautore romano Franco Califano, che suggerisce loro di adottare il nome che tuttora portano, il motivo è semplice: “Siete ricchi di idee e poveri di soldi”, dice. Così, decide di diventare il loro produttore, li fa restare a Milano, pagando loro albergo e vestiti, e crea un nuovo look per ognuno, che comprende un taglio maschile per i capelli di Angela ed un’ossigenata a quelli di Angelo e Marina. Per far sembrare naturali quelli del figlio, sceglie di tingersi bionda anche la madre di Angelo, infatti, a quei tempi non era solito vedere un uomo tinto.
Alle loro prime apparizioni la gente si chiedeva spesso quali fossero i ricchi e quali i poveri, così un giorno si sono presentati vestiti due molto eleganti e due stracciati: Angelo e Marina erano i poveri e Angela e Franco i ricchi.
Il debutto del gruppo avviene al Cantagiro del 1968, con L’ultimo amore, cover in lingua italiana del brano Everlasting love degli inglesi Love Affaire (il testo in italiano è di Mogol). Nello stesso anno, esce il loro primo 45 giri, che contiene, oltre alla summenzionata cover, anche il pezzo intitolato Un amore così grande. Successivamente, incidono La mia libertà, cover di un pezzo dei Bee Gees, tradotta in italiano dal mentore Franco Califano, che diventa il produttore fisso del quartetto. Nel 1969, esce un nuovo singolo, Si fa chiara la notte, che sul retro contiene il brano Era mercoledì, scritta da Sotgiu e Gatti.
Prendono parte anche ai cori di Marisa Sannia per la registrazione del brano Casa bianca gareggiante al Festival di Sanremo nel 1968.
Anni settanta: l’inizio del successo
Nel 1970 partecipano per la prima volta al Festival della canzone italiana di Sanremo prendendo il posto di Gianni Morandi, e arrivando secondi cantando, in coppia con Nicola Di Bari, la canzone La prima cosa bella, il loro primo vero successo, contenuto nell’album che porta il nome del gruppo, “Ricchi e Poveri”, realizzato per l’etichetta di Edoardo Vianello, l’Apollo Records. Il primo singolo emesso per questa casa, ancora prima del brano sanremese, è L’amore è una cosa meravigliosa, brano di successo di alcuni anni prima riproposto dai Ricchi e Poveri in versione vocale. Nello stesso anno, pubblicano altri due 45 giri, entrambi tratti dallo stesso album della canzone sanremese: In questa città, che presentano al Cantagiro, dove riescono a vincere due tappe, e al Festivalbar classificandosi quarti; e Primo sole primo fiore, con la quale partecipano al film musicale Terzo Canale – Avventura a Montecarlo di Giulio Paradisi, con New Trolls e The Trip.
Nel 1971 prendono di nuovo parte al Festival di Sanremo, dove si classificano ancora secondi con Che sarà, interpretata in abbinamento con José Feliciano. Il pezzo diventa un loro cavallo di battaglia e, oltretutto, viene considerato un classico della canzone italiana nel mondo. A tale brano, però, è legata una vicenda riguardante il cantautore Jimmy Fontana, ideatore del pezzo. Infatti, egli aveva l’obiettivo di presentarlo lui stesso a Sanremo in coppia con il collega Feliciano. La RCA, diversamente, decise di sfruttare la magia emotiva della canzone per consacrare al successo il nuovo giovane complesso dei Ricchi e Poveri, che già aveva ottenuto buonissimi consensi l’anno prima sempre al Festival. Jimmy, che aveva comunque diritto in quanto compositore-autore della canzone all’ultima parola, non concedette l’autorizzazione, fin quando la casa discografica affermò che, senza i Ricchi e Poveri, la canzone non avrebbe partecipato ad alcun Festival. Perciò, in seguito a tale forzatura, Fontana concedette, suo malgrado, l’autorizzazione.
A fine anno, esce l’album Amici miei, che contiene l’omonima canzone che dà il titolo all’LP, cover della famosa Amazing Grace, inno alla pace e all’amicizia. Altri brani dell’album: Limpido fiume del sud, Addio mamma addio papà e Ma la mia strada sarà breve. Fra gli autori delle tracce figurano anche Angelo e Franco. Inoltre, incidono la sigla Fumo Nero per la serie televisiva All’ultimo minuto e Dammi mille baci scritta da Costanzo, Franchi, Reverberi e Magno che viene utilizzata come sigla del programma “Tanto per cambiare” in onda sul Secondo Canale. Nello stesso anno interpretano per la Rai la commedia musicale di Garinei e Giovannini “Mai il sabato Signora Lisistrata” con un cast d’eccezione composto da Gino Bramieri, Milva, Bice Valori, Paolo Panelli, Carlo Giuffré e Gabriella Farinon. Per questo lavoro ricevono il premio “Maschera d’Argento” come migliori esordienti a teatro.
Nel 1972 diventano testimonial della Fiesta Snack, prodotto della nota azienda dolciaria Ferrero, e ritornano al Festival di Sanremo con un brano intitolato Un diadema di ciliegie, scritto dal musicista torinese Romano Bertola (anche autore della musica per lo spot della Fiesta), che non riesce ad eguagliare il successo dei due brani precedentemente portati alla manifestazione, piazzandosi soltanto all’11º posto, ma colpisce per il gioco vocale del quartetto. Per questo singolo e i successivi firmano un contratto con la Fonit Cetra. Sempre nel ’72 sono in gara a Un disco per l’estate con Pomeriggio d’estate, classificandosi al 13º posto, ex aequo con I Nomadi di Io vagabondo, nella serata finale di Saint Vincent. Successivamente incidono Una musica, un delicato duetto tra Angela e Marina scritto, fra gli altri, da Paolo Limiti, destinato a diventare la sigla di chiusura del noto quiz di Mike Bongiorno, il Rischiatutto. La canzone li riporta in classifica. Tra il luglio e l’ottobre di quell’anno cantano la sigla iniziale della popolare trasmissione radiofonica Gran varietà, dal titolo Luglio agosto e settembre.
Il 1973 è un’annata molto intensa per i Ricchi e Poveri: all’inizio dell’anno, si presentano a Sanremo per la quarta volta consecutiva, con un pezzo scritto da Cristiano Minellono e Umberto Balsamo dal titolo Dolce frutto, che si piazza al 4º posto confermando armonie e impasti vocali, ormai diventati un marchio di fabbrica del quartetto genovese. In Bulgaria esce un album dal vivo, in formato EP, semplicemente intitolato Concerto live pubblicato dalla RCA; partecipano poi per la seconda volta a Un disco per l’estate con la canzone Piccolo amore mio; in autunno, infine, sono a Canzonissima con il brano Penso, sorrido e canto, che veniva dato per favorito ma che, alla fine, si ferma comunque a un buon secondo posto. Il brano, scritto tra gli altri da Amedeo Minghi, è presente nelle classifiche per diverse settimane (la posizione massima che raggiunge è la numero 13) e viene inserito come traccia di punta nell’album di inediti, dal titolo omonimo, edito dalla Fonit Cetra nel 1974.
Nel 1974, a conclusione della gara canora, entrano a far parte del progetto teatrale “Teatro Music Hall”, organizzato da Pippo Baudo (il titolo dello spettacolo è proprio quello della canzone: Penso, sorrido e canto). Viene affittato un tendone del circo Medrano, per tre mesi, che viene montato e poi rismontato, ogni due giorni, nelle varie tappe della compagnia, in giro per l’Italia, privilegiando il sud. Durante lo spettacolo, i Ricchi e Poveri hanno la possibilità di esibirsi in numeri musicali e di recitazione, anche singolarmente; quella che riscuote maggiori apprezzamenti è Angela, nell’interpretazione di Liza Minnelli, in Cabaret. È in quest’occasione che Angelo e Franco incontrano le gemelle Nadia e Antonella Cocconcelli, cantanti e ballerine scelte da Baudo per lo spettacolo e già apparse in TV, nel programma “Foto di gruppo”, che diventeranno poi le loro future consorti. Intanto, partecipano a Un disco per l’estate, con il nuovo singolo Povera bimba, che supera la fase eliminatoria ed arriva così alle semifinali di Saint Vincent; e alla Mostra internazionale di musica leggera di Venezia guadagnando il terzo posto con i brani Amore sbagliato e Torno da te.
Sempre nel 1974, Walter Chiari li chiama per lavorare nello spettacolo teatrale “Chiari di luna”; poi partecipano alla riduzione TV dell’operetta No, no, Nanette diretta da Vito Molinari al fianco di Elisabetta Viviani, Claudio Lippi, Gianrico Tedeschi, Ave Ninchi, Gianni Agus, Lisa Gastoni ed una giovanissima Loredana Bertè. In autunno entrano nel cast del programma TV Tante scuse, condotto da Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, cantando canzoni del loro repertorio, inscenando divertenti gag con i conduttori e interpretando anche la canzone Non pensarci più, sigla di chiusura della trasmissione. Il varietà riceve grandi consensi da parte del pubblico e della critica. Ne consegue la loro partecipazione, nell’anno appena successivo, ad una seconda edizione del programma, denominata Di nuovo tante scuse, con una nuova sigla di chiusura, Coriandoli su di noi, composta da Italo Terzoli, Enrico Vaime, Marcello De Martino e Carla Vistarini, che ottiene grande successo.
Inoltre, iniziano ad incidere una serie di singoli rivolti ai più piccoli. Il primo di questa serie è L’orto degli animali che presenta sul retro La vecchina. In realtà, già nel 1973 avevano partecipato a L’Arca, un disco per bambini nel quale hanno interpretato il motivo L’Arca assieme a Sergio Endrigo, Vinicius de Moraes e The Plagues, mentre la sola voce di Franco ha preso parte al brano La foca con Vittorio De Scalzi dei New Trolls. Sulla scia di queste canzoni, nel 1976, partecipano a Sanremo con Due storie dei musicanti, due brani intenzionati a promuovere il loro nuovo progetto discografico e teatrale, I musicanti, ossia una favola musicale ispirata al racconto dei fratelli Grimm “I musicanti di Brema”. I pezzi sono musicati da Luis Enriquez Bacalov mentre i testi sono opera di Sergio Bardotti. Quell’anno a Sanremo Angela si esibisce in premaman e alcuni mesi dopo il Festival darà alla luce il suo primogenito. In quel periodo, infatti, la Brambati era sposata.
Nello stesso anno, partecipano alla tournée teatrale di Walter Chiari intitolata “Chi vuol essere lieto sia”, che vince il “Biglietto d’oro” per le repliche fatte. L’esperienza, poi, viene ripetuta anche l’anno successivo. Questo è anche l’anno in cui incidono per la prima volta brani in lingua inglese come Wonderland e Love will come. Cantano, inoltre, la sigla del programma radiofonico “Più di così”, riprendendo il brano L’amore è una cosa meravigliosa già inciso nel 1970. Vengono scritturati, poi, dalla televisione italo-svizzera per la conduzione di un programma dal titolo “I Ricchi e Poveri raccontati da…” in quattro puntante insieme ad Antonella e Nadia Cocconcelli, Nino Castelnuovo, Maria Rosaria Omaggio e Alberto Lupo.
Nel 1977 il gruppo decide di omaggiare la propria terra, la Liguria, ed in particolare la città di Genova, incidendo due singoli in dialetto genovese: una rivisitazione dei classici Ma se ghe penso, Piccon dagghe cianin e Chanson de Cheullia, composti da Attilio Margutti e Mario Cappello; quest’ultimo motivo porta sul retro l’inedito Scigoa, scritto da Augusto Martelli e Franco Franchi. A luglio dello stesso anno partecipano come ospiti d’onore al “Rally Canoro itinerante” condotto da Corrado e a settembre sono in televisione con le sorelle Goggi e Oreste Lionello in uno spettacolo trasmesso sul Programma Nazionale dal titolo Stasera con voi. Ritornano nel mondo della pubblicità con lo spot per la Recoaro.
Nel 1978 rappresentano l’Italia all’Eurofestival di Parigi con Questo amore, tratta dall’omonimo album Questo amore e scritta da Mauro Lusini e Dario Farina. Inizialmente, la loro partecipazione viene molto criticata dai discografici italiani, ma il brano, poi, riesce a riscuotere notorietà a livello europeo. Portano questo brano anche al Festivalbar. All’interno dell’album vi sono canzoni composte, tra gli altri, da Sergio Bardotti ed Ezio Maria Picciotta. Al termine di tale anno viene pubblicata una raccolta dal titolo Ricchi & Poveri che include pezzi incisi tra il 1972 e il 1978 alcuni dei quali piuttosto noti (come Una musica e Penso, sorrido e canto) assieme ad altri passati in secondo piano.
Nel 1979 la canzone Mama, composta da Marina, Angelo e Franco, diventa la sigla del “Jet Quiz”.
Nel 1980 passano alla Baby Records pubblicando l’ultimo album come quartetto dal titolo La stagione dell’amore, un disco dalle sonorità dance costituito da canzoni con testi inglesi alternati a brani in italiano, di cui sono autori Cristiano Minellono e Toto Cutugno (che quell’anno trionfa per due volte: come interprete a Sanremo, dove vince con Solo noi, e come autore al Festivalbar, dove firma la canzone che vince la manifestazione, Olympic Games, di Miguel Bosé), mentre gli arrangiamenti sono curati da Mats Bjorklund. Ecco alcune tracce: La stagione dell’amore, Somebody to love, Jungle beat, Walking love e Piccolina, oltre alla cover della famosa canzone francese Et maintenant di Gilbert Becaud rinominata E no, e no, con doppio adattamento, in italiano (curato da Marina Occhiena) e in inglese. L’unico 45 giri estratto da questo LP contiene nel lato A E no, e no e nel lato B La stagione dell’amore. Nello stesso anno, il gruppo effettua un tour con Radio Montecarlo, ottenendo un grande successo in Spagna, dove esce la corrispondente versione spagnola dell’album, intitolata “La estación del amor”, con alcuni brani in castigliano, tra cui, oltre alla title track, Adiós mi amor, adattamento in lingua di Goodbye my love. Contemporaneamente, sempre nei paesi latini, esce l’edizione export di una raccolta omonima del gruppo, del 1978, re-intitolata Una musica (la copertina riporta i soli titoli tradotti, ma i brani sono tutti in italiano – di fatto, si tratta della stessa identica raccolta del 1978: gli stessi pezzi, nello stesso ordine). Inoltre, Angelo Sotgiu scrive con Cristiano Minellono il brano Viva l’amore inciso da Dori Ghezzi nel suo disco d’esordio da solista Mamadodori.
Anni ottanta: l’abbandono di Marina Occhiena e il grande successo in tre
Nel 1981 Marina lascia il gruppo a causa di forti contrasti con Angela e tenta l’avventura da solista. Nonostante la defezione, i Ricchi e Poveri mantengono la loro compattezza e continuano a mietere successi sempre di più. Si presentano, così, al Festival di Sanremo conquistando uno dei loro maggiori successi in assoluto, il noto pezzo intitolato Sarà perché ti amo, scritto da Pupo, Daniele Pace e Dario Farina. Nonostante il quinto posto, la canzone diventa uno dei singoli di maggior successo dell’anno, riuscendo a dare di nuovo popolarità ai Ricchi e Poveri, quella popolarità da qualche anno diminuita, restando alla vetta della classifica per dieci settimane, su diciannove di permanenza nella Top Ten, conquistandosi il titolo di singolo italiano più venduto del 1981 con ben 7 milioni di copie vendute. Il brano scala i vertici delle classifiche anche all’estero: per cinque mesi in Belgio e Francia (Sarà perché ti amo ha venduto 1.022.000 copie in Francia), tre in Austria, quattro in Germania e ben sei mesi in Spagna. Ciò valse ai Ricchi e Poveri il disco d’oro per la canzone, il quale segna l’inizio della “nuova” popolarità dei Ricchi e Poveri confermando vincente la scelta di continuare la carriera in tre. A guidarli nella realizzazione di singoli e album è il discografico Freddy Naggiar.
Sempre nel “fortunato” 1981, partecipano al Festivalbar con il brano M’innamoro di te, una romantica ballata nello stile più tipico del gruppo, che diventa un altro pezzo forte della loro carriera. Gli autori sono Cristiano Minellono e Dario Farina, i quali, d’ora in poi, compongono quasi tutte le loro canzoni di maggior successo. I Ricchi e Poveri iniziano, così, a modificare il loro genere musicale: basato fino ad ora sulle parti corali, vanno a privilegiare gli interventi solistici e ritornelli con le tre voci che cantano all’unisono.
Le canzoni Come vorrei (1981) e Piccolo amore (1982) sono altri motivi interpretati in questo periodo dal gruppo come trio e, oltretutto, verranno utilizzati entrambi per la sigla di chiusura di due edizioni del noto programma Portobello, condotto dal presentatore Enzo Tortora, anche lui genovese.
Nasce il loro primo disco senza Marina Occhiena intitolato E penso a te, anticipato dal brano sanremese e dal singolo già citato M’innamoro di te, e promosso, oltre che dalla prima delle due sigle di Portobello, Come vorrei (che rimane nella top ten dell’hit parade italiana per ben cinque mesi), anche da un quarto singolo: la ballabile ed internazionale Made in Italy, un intreccio di tonalità con suggestive alternanze tra le tre voci ed un ritornello dal ritmo trascinante. Il long-playing sbanca le classifiche ma, soprattutto, rappresenta uno dei primi album italiani a tentare, riuscendoci, la carta dell’estrazione multipla di singoli (ben quattro) rompendo la consolidata tradizione italiana, soprattutto di quel periodo, che prevedeva la promozione di un album in quanto lavoro unitario, senza singoli promozionali, o tutt’al più trainato da non più di un 45 giri, possibilmente giustificato dalla partecipazione a qualche manifestazione che ne motivi l’uscita, come Sanremo, Festivalbar od altre vetrine dell’epoca. Molte tracce tra le più conosciute del repertorio della band come trio fanno parte di questo album prodotto dalla Baby Records: sono da segnalare E penso a te, Stasera canto che si differenzia dalle altre per l’intensa interpretazione di Angela in qualità di solista, Questa sera, Bello l’amore (lato B di Sarà perché ti amo) e Ninna Nanna.
Nell’estate del 1981 effettuano un concerto promosso dal Genoa allo Stadio Luigi Ferraris di Genova Marassi.
Nel 1982 effettuano un lungo tour in Spagna dove escono le versioni spagnole dei loro singoli del 1981, Me enamoro de ti e Será porque te amo che scalano le classifiche iberiche. Da notare che quest’ultimo brano è stato soggetto a varie cover di interpreti spagnoli e sudamericani, quali i Los Tigrillos con Dinora e i Menudo con i Los Chamos, e in tempi recenti (2008) Thalía, nonché di adattamenti in lingua di artisti di altre nazionalità (ad esempio la francese Karen Cheryl). Nell’autunno del 1982 esce la già menzionata Piccolo amore che ottiene ottimi riscontri e anticipa la pubblicazione del 33 giri Mamma Maria. Nel disco si trovano l’hit internazionale Mamma Maria, da cui prende nome il disco stesso; Magnifica serata, colonna sonora del film Scusa se è poco con Monica Vitti, Ugo Tognazzi e Diego Abatantuono; Amarsi un po’, che esce anche sul lato B del 45 giri Cosa sei del 1983; C’è che sto bene e Venezia. L’album raggiunge subito le posizioni alte della classifica. Partecipano, poi, a Premiatissima, show musicale di Canale 5 che riescono a vincere con la squadra da loro capitanata e composta da Gazebo, Rondò Veneziano, Pink Project, Flirts, Kazoo, Nighthawak, Stephen Schlaks, Al Bano e Romina Power, Paolo Barabani, Dario Farina.
Angelo Sotgiu si sposa nel 1982. Dal matrimonio nascono tre figli.
Nel 1983 viene inciso l’album Voulez vous danser, che si aggiudica il primo posto in hit parade. Tra i singoli estratti c’è anche la title-track Voulez vous danser, che risulta una delle canzoni italiane più vendute in Europa nell’estate del 1983. Oltretutto, l’anno successivo viene scelta come sigla di coda del gioco di Italia 1 Ok, il prezzo è giusto! condotto da Gigi Sabani. Gli altri singoli sono Cosa sei e Hasta la vista (quest’ultimo pubblicato nel 1984). Entrambi entrano in hit parade. Altri brani noti di tale anno: Sei la sola che amo, già inciso dall’autore Dario Farina qualche tempo prima, con la quale vincono in Spagna il Festival dell’Atlantico del 1984; Acapulco e Ciao Italy, ciao amore, promossi per il mercato estero e ben accolti nelle classifiche svizzere e tedesche. Il trio, intanto, continua tour e ospitate televisive dividendosi tra Italia e paesi iberici. La notorietà cresce sempre più anche nel resto d’Europa: a conferma di ciò, la Baby Records realizza per il mercato tedesco e svizzero una raccolta dei loro brani di spicco degli ultimi tre anni intitolata Made in Italy, che entra nella Top 20 in entrambi i Paesi. Le loro canzoni approdano sul mercato dell’ex URSS, tramite dei flexi acquistabili in edicola, e in America Latina. I loro dischi E penso a te, Mamma Maria e Voulez vous danser escono nei paesi di lingua spagnola interpretati dal terzetto interamente in lingua o quasi.
Il 12 maggio 1983 si esibiscono in concerto a Dortmund, in Germania, nell’arena Westfalenhallen con Alice, Al Bano e Romina Power, Antonello Venditti, Gianna Nannini, Loredana Bertè, Toto Cutugno, Umberto Tozzi.
Nel 1984 parte il loro tour in Cecoslovacchia e Germania dell’Est, vincono la trasmissione Vota la voce con l’allegra Hasta la vista in qualità di miglior gruppo musicale dell’anno, ed esce una raccolta dal titolo Ieri e oggi nella quale vengono proposti cinque brani eseguiti nella formazione a quattro negli anni settanta e cinque provenienti dall’album E penso a te del 1981. Vengono chiamati poi, come testimonial per la Recoaro. Sono invitati in Cile per partecipare al Festival di Viña del Mar come ospiti d’onore, dove si esibiscono per alcune serate intonando le versioni spagnole delle loro hit: Será porque te amo (Sarà perché ti amo), Dónde estarás (Come vorrei), Me enamoro de ti (M’innamoro di te), Oh Cherie Cherie (Made in Italy), Esta noche (Questa sera), Piccolo amore, Y pienso en ti (E penso a te), Voulez vous dancer – ¿Quieres bailar?, Esta noche canto para ti (Stasera canto) e Mamma Maria.
Nel 1985 i Ricchi e Poveri vincono il Festival della canzone italiana di Sanremo con Se m’innamoro, altro pezzo che riconferma la loro popolarità. A questo premio si aggiungono i Telegatti d’argento, un disco di platino, e il premio Medien per il maggior numero di dischi venduti in Francia. Sempre in questo periodo, Angelo collabora con Massimiliano Pani alla stesura del brano C’aggio a ffà interpretato da Mina nel suo long playing Finalmente ho conosciuto il conte Dracula. Nelle sale cinematografiche esce la commedia di Claude Miller L’effrontée – Sarà perché ti amo?, che vede nella colonna sonora la presenza dell’hit Sarà perché ti amo. L’anno seguente entrano nel cast della trasmissione del sabato sera di Mediaset, Premiatissima, una gara musicale di canzoni. A seguito di questa trasmissione esce l’album Dimmi quando, che è anche il nome della canzone con cui vincono lo show. In questo lavoro discografico rivisitano alcune delle pagine più belle della musica leggera italiana come Buonanotte fiorellino di Francesco De Gregori, L’anno che verrà di Lucio Dalla, La luce dell’est di Lucio Battisti, Samarcanda di Roberto Vecchioni e Casa mia portata al successo dagli Equipe 84. Tali tracce vengono arrangiate da Fio Zanotti ed eseguite nel corso della trasmissione. Vengono comprese nel 33 giri anche delle canzoni inedite.
Il 1986 è, soprattutto, l’anno del tour in Unione Sovietica, dove in 44 concerti sold-out accolgono 780.000 persone. Successivamente partono anche per il tour in Australia.
Franco Gatti si sposa nello stesso anno e in seguito ha avuto due figli.
Nel 1987 partecipano nuovamente al Festival di Sanremo con la nota Canzone d’amore, composta da Toto Cutugno, e arrivano settimi. Esce l’album Pubblicità, per l’etichetta Fonit Cetra, che contiene Cocco bello Africa, C’è che luna c’è che mare e Lascia libero il cielo con le quali gareggiano a Un disco per l’estate, condotto da Loretta Goggi, classificandosi al terzo posto. Nell’album sono presenti anche Voglio stringerti ancora e la canzone sanremese. Con il Quartetto Cetra sono ospiti del varietà musicale Fantastico bis su Rai 1.
Nel 1988 tornano a Sanremo proponendo Nascerà Gesù. Il brano, composto da Umberto Balsamo, suscita diverse critiche tra gli addetti ai lavori e i giornalisti per il modo con cui si pone contro l’ingegneria genetica, ed anche il pubblico non lo accoglie con entusiasmo. Nella stessa edizione, Angela partecipa anche come autrice, con Depsa e Gian Piero Ameli, del pezzo La notte delle favole affidato alla giovane cantante Tania Tedesco, in gara nella categoria “Nuove Proposte”. Un altro inedito proposto dal trio nel medesimo anno è Questa lontananza brucia. Durante il mese di maggio organizzano una serie di concerti al Royal Albert Hall di Londra facendo il tutto esaurito. Le loro canzoni Sarà perché ti amo, M’innamoro di te, Se m’innamoro e Made in Italy vengono scelte per far parte della colonna sonora del film statunitense Mafia kid diretto da Paul Morrissey.
Nel 1989 li ritroviamo sul palco dell’Ariston con Chi voglio sei tu, duetto interpretato da Angelo e Angela, scritto per loro da Piero Cassano e Adelio Cogliati, autori e produttori di Eros Ramazzotti. La canzone si ferma all’ottava posizione della gara. Nel corso dell’anno eseguono anche Lasciami provare un’emozione.
Anni novanta: tra televisione e tournée estere
Nel 1990 partecipano nuovamente alla kermesse sanremese in coppia con Jorge Ben portando il brano Buona giornata, divenuta una sigla televisiva. Gli arrangiamenti musicali sono curati da Rocco Tanica, il quale, successivamente, reinterpreta tale brano con Elio e le Storie Tese in chiave ironica. La EMI pubblica il loro album Buona giornata e…. In questo lavoro si celebrano i primi vent’anni trascorsi da La prima cosa bella, il loro primo pezzo vincente. Per questo motivo vengono rieseguiti, in una nuova versione, alcuni brani importanti della loro carriera, alcuni dei quali conosciuti per l’interpretazione da quartetto negli anni settanta e mai più riproposti su LP in veste di trio finora. Tra questi: Che sarà, La prima cosa bella, In questa città e Una musica, facenti parte del repertorio degli anni settanta, Se m’innamoro, M’innamoro di te e Sei la sola che amo, risalenti agli anni ottanta. Il 33 giri è completato da una rivisitazione del loro primo singolo, L’ultimo amore, inciso nel 1968, dal pezzo eseguito l’anno prima a Sanremo, Chi voglio sei tu, oltre a Buona giornata. Inoltre, incidono Una domenica con te, sigla di Domenica In, trasmissione della domenica di Rai 1 che li vede alla conduzione nella stagione televisiva 1990/91 al fianco di Gigi Sabani e Simona Tagli.
Nel 1991 un terzetto musicale canadese chiamato Collage incide un album che comprende undici brani italiani, nove dei quali appartengono ai Ricchi e Poveri, adattati in francese. Fra questi, riesce ad avere successo Hasta la vista.
Nel 1992 i Ricchi e Poveri salgono sul palco di Sanremo (e questa, ad oggi, risulta essere l’ultima delle dodici partecipazioni festivaliere) con la canzone Così Lontani, scritta, musica e parole, da Toto Cutugno. Nonostante la loro buona prestazione vocale, il brano non accede alla finale. A seguito della manifestazione esce il doppio album Allegro italiano che li vede cimentarsi nell’interpretazione di alcune tra le canzoni italiane più conosciute, tra cui La mia banda suona il rock di Ivano Fossati, Senza una donna di Zucchero, Io che non vivo di Pino Donaggio, Caruso di Lucio Dalla, Grande grande grande di Mina, Ti amo e Gloria di Umberto Tozzi.
Sono continue le loro partecipazioni televisive, a volte anche come presentatori, anche l’anno successivo. Nel 1993, per l’appunto, concludono un contratto come conduttori per 200 puntate su Mediaset del programma “Domenica a casa nostra” con Patrizia Rossetti. Prendono parte alla parodia de La donna del mistero su Rete 4 e vengono chiamati ad interpretare Dicitencello vuje per la sigla TV del telefilm Renzo e Lucia – Storia d’amore di un uomo d’onore.
Nel 1994 incidono un CD per la Pull dal titolo Los grandes exitos, in distribuzione per il mercato spagnolo, contenente il loro hit Besamonos, cantato in lingua. Poco dopo incidono anche la versione italiana dell’album, I più grandi successi, contenente il nuovo pezzo Baciamoci e dieci nuove versioni di hit che li hanno visti scalare le classifiche di vendita negli anni ottanta.
Nel 1995 sono ospiti nell’album Belinlandia del gruppo genovese Buio Pesto, col quale cantano il brano A vitta insemme (La vita insieme), scritto da Angelo Sotgiu e da Massimo Morini.
Dal 1994 al 1998 alternano, con riscontri sempre positivi, tour in Italia ed all’estero, partecipando anche a show televisivi, in Francia, Germania, Belgio, Spagna, Regno Unito, Australia, Moldavia, Georgia, Lituania, Albania, Slovenia, Ungheria, Bulgaria, Turchia, Israele, Argentina, Canada, negli Stati del C.S.I. e negli USA. New York, Los Angeles, Boston, Atlantic City, Niagara Falls, Toronto, Sydney, Melbourne, Pietroburgo, lo Stadio Olimpico di Berlino, il Royal Albert Hall di Londra, l’Olympia di Parigi e il Cremlino di Mosca sono alcune delle località e dei palchi calcati negli anni dal complesso genovese. Inoltre, si susseguono ad un ritmo incalzante le produzioni, ufficiali e non ufficiali, italiane ed estere, di album, singoli e raccolte che rendono praticamente impossibile stabilire una discografia esatta.
Il 1999 li vede ritornare con un nuovo lavoro discografico prodotto dalla Koch Record, Parla col cuore, album ibrido, che contiene alcuni successi come Se m’innamoro, Mamma Maria, Sarà perché ti amo, M’innamoro di te, Come vorrei, La prima cosa bella, Che sarà e Made in Italy in una nuova veste, e sei brani inediti, ossia Parla col cuore, La stella che vuoi, Ciao Ciao, Se mi ami, Il meglio di noi e Mai dire mai, da loro composti collaborando con Fabrizio Berlincioni e Mario Natale. Questo nuovo disco viene anticipato dal singolo Ciao ciao e presentato nella trasmissione di Rai Radio 1 Per noi, condotta da Dario Salvatori.
Contemporaneamente, incidono il cd Friends distribuito solo per il mercato statunitense dove, oltre ai loro successi, rileggono lo storico successo di Fausto Leali, A chi, e inseriscono alcuni inediti dell’anno.
Anni duemila: Music Farm e la crescente popolarità nell’Est Europa
Nel 2000 partecipano allo show di Canale 5 Premiata Teleditta, nel quale si prestano ironicamente alle battute e ai travestimenti dei comici della Premiata Ditta, cantando, tra l’altro, anche la sigla dei Pokémon, che nella parodia vengono rinominati “Dittamon”.
Nell’estate del 2001 prendono parte alla trasmissione di Canale 5 La notte vola, gara musicale condotta da Lorella Cuccarini, nella quale si sfidano i cantanti e i pezzi più famosi degli anni ottanta, votati dal pubblico in sala: loro conquistano il secondo posto con Sarà perché ti amo.
Nel 2002 Angela Brambati è ospite su Rete 4 nel varietà canoro Testarda Io di Iva Zanicchi insieme ad altre voci femminili della musica italiana, nel quale ha occasione di interpretare Che sarà, Hey Jude dei Beatles, Almeno tu nell’universo di Mia Martini, e canzoni di Fabrizio De André e della stessa Zanicchi.
Nel 2004 partecipano alla prima edizione del reality show di Rai 2 Music Farm, condotto quell’anno da Amadeus, vincendo a sorpresa la sfida contro Loredana Bertè e arrivando terzi nella graduatoria finale. Molto apprezzate le cover del brano Salirò di Daniele Silvestri e del classico Poster di Claudio Baglioni, entrambe rielaborate dal trio durante il programma, e poi inserite nella compilation realizzata in occasione della conclusione della trasmissione assieme al duetto con la stessa Loredana Bertè in Sarà perché ti amo. Loredana, poi, ha insistito fortemente per la pubblicazione della reinterpretazione del pezzo nella nuova versione assieme ai colleghi su formato singolo, che ha riportato il brano in classifica al 15º posto.
All’uscita dal programma, effettuano un cameo insieme ad altri personaggi noti dello spettacolo nel film satirico InvaXön – Alieni in Liguria, per la regia di Massimo Morini (leader dei Buio Pesto) ed Enzo Pirrone e per la sceneggiatura di Bruno Lauzi.
A seguito di tale esperienza, tornano in tour per l’Europa, e non solo. Negli anni riscontrano sempre più apprezzamenti dal pubblico dell’est europeo, perciò hanno date sempre più frequenti in Russia, Romania, Polonia, Bulgaria, etc. In questi Paesi hanno l’opportunità di collaborare con alcuni artisti in duetti vari, tra i quali spicca la performance canora realizzata con le Fabrika, girl band russa, in una rivisitazione di Acapulco. Non si fanno mancare, però, anche dei concerti nel continente americano (Canada, Stati Uniti e Paesi latini).
Nel 2006 sono fra gli ospiti del Mardì Gras al Friendly Versilia, il più rilevante fenomeno di turismo gay in Italia.
Nell’estate del 2007 presentano un nuovo pezzo, intitolato Balla, in Russia al “Festival Petpo”.
Tra le molteplici partecipazioni ai varietà revival si citano l’esibizione del 7 marzo 2008 sul palco dell’Ariston per lo show di Rai 1 Sanremo dalla A alla Z – Emozioni, durante il quale eseguono Sarà perché ti amo e Che sarà; mentre il 26 luglio dello stesso sono ospiti della trasmissione televisiva Ciak… si canta! sempre su Rai 1. In questa occasione realizzano un divertente videoclip della loro indimenticabile Che sarà.
Sempre nel 2008 la loro interpretazione del brano La prima cosa bella sbarca al cinema nella colonna sonora del film di Paolo Sorrentino dal titolo Il divo.
Nel 2009 Angela partecipa a Di Domenico plays Morricone – Sama Domè, un lavoro discografico del compositore e chitarrista napoletano Mauro Di Domenico (ex componente della Nuova Compagnia di Canto Popolare e degli Inti Illimani), interpretando in dialetto genovese il brano Genova valparaiso come voce di sottofondo. Nello stesso, il terzetto viene imitato da Corrado Guzzanti, Victoria Cabello e Lillo nell’esecuzione di Mamma Maria, parodia andata in onda su La7 nello show Victor Victoria – Niente è come sembra.
Anni duemiladieci
Nel 2012 assistiamo al ritorno del gruppo con un nuovo album per celebrare i 45 anni di carriera chiamato Perdutamente amore (Azzurra Music) e contenente 4 nuovi brani: Amore Odio, Musica Vita Mia, Dimmi Che Mi Ami e l’omonima canzone tratta dal titolo dell’album. Inoltre vi sono nuove versioni di alcune canzoni che hanno fatto la storia del gruppo: Come Vorrei, Mamma Maria, Acapulco, Sarà perché ti amo, Voulez Vous Dancer, Made In Italy, Cosa Sei e Piccolo Amore. Due delle nuove canzoni, Amore Odio e Perdutamente Amore, sono nate dal connubio tra il compositore genovese Andrea Vialardi e il componente del gruppo Angelo Sotgiu, autore delle parole.
Nel 2013 il conduttore Fabio Fazio li contatta con l’intenzione di invitarli come ospiti d’onore alla 63ª edizione del Festival di Sanremo, che condurrà a fianco della comica torinese Luciana Littizzetto, per ritirare un premio alla carriera. Il 13 febbraio, giorno stesso in cui si devono esibire, annullano la loro partecipazione per un grave lutto che li ha colpiti nella notte: viene trovato morto a Genova il figlio di Franco Gatti, appena ventiduenne. Ai funerali, i Ricchi e Poveri, per una volta, tornano ad essere in quattro. Infatti, con Franco Gatti, oltre ai compagni di una vita Angelo Sotgiu e Angela Brambati, c’è Marina Occhiena, che li aveva lasciati nel 1981. A seguito di questo dolore, annullano anche le date del loro tour del mese di febbraio. Riprendono, poi, a marzo con serate in giro per l’Italia e all’estero.
Il 13 settembre il comico Gabriele Cirilli li imita durante una puntata del varietà di Rai 1 Tale e quale show condotto da Carlo Conti. Nel corso dell’esibizione intervengono anche gli stessi Ricchi e Poveri. Nelle serate del 17, 18 e 19 ottobre dello stesso anno sono ospiti insieme ad altri interpreti della canzone italiana, tra i quali Gianni Morandi, Toto Cutugno, Riccardo Fogli, Umberto Tozzi e i Matia Bazar, del concerto in onore dei settant’anni di Al Bano organizzato dall’imprenditore russo Andrej Agapov e svoltosi presso il “Crocus City” di Mosca. L’ospite d’onore della serata è Romina Power. Sempre nel 2013, Angela fa un cameo in uno spot pubblicitario della “Unipol Assicurazioni”, mentre il 23 dicembre Rai 2 rende omaggio al gruppo ripercorrendone la carriera artistica, dagli inizi sino ad oggi, e i retroscena del successo nella trasmissione Emozioni, che di puntata in puntata racconta la vita dei maggiori interpreti della musica italiana. In questo mese esce Un fidanzato modello, un cortometraggio indipendente con Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi, per la regia di Andrea Vialardi e la sceneggiatura di Silvia Monga, nel quale Angelo Sotgiu appare in un cameo nel ruolo di se stesso.
Il 9 gennaio 2014 esce nelle sale cinematografiche italiane il film dei fratelli Vanzina Sapore di te che comprende nella propria colonna sonora il brano Se m’innamoro.
Il 20 febbraio del medesimo anno, alcuni mezzi di comunicazione informano che Angelo Sotgiu ha avuto un infarto. In seguito il biondo del trio conferma che è stato ricoverato in ospedale, specificando però che non si è trattato di un infarto ma di un malore minore.
Nel mese di dicembre il terzetto sostiene la maratona Telethon partecipando ad una puntata speciale di Affari tuoi assieme ad altri personaggi famosi come Nino Frassica, Alessandra Amoroso e Aldo Giovanni e Giacomo; e prende parte alla serata musicale benefica “È Natale, insieme si può” a favore della popolazione colpita dall’alluvione di Genova e per la ricerca contro la SMA, organizzata da Eco Eridania SpA e svoltasi il 13 dicembre a Palazzo Ducale nel capoluogo ligure.
Il 6 marzo 2015 debutta con successo al Teatro Nazionale di Milano il musical Sarà perché ti amo …una canzone e molto di più!, scritto e diretto da Alfonso Lambo, con le coreografie di Andrea Verzicco, prodotto da Kansas Dj Produzioni. Le protagoniste di questo spettacolo sono le canzoni dei Ricchi e Poveri: nello specifico, fanno parte della scaletta Che sarà, Voulez vous danser, Acapulco, Piccolo amore mio, Piccolo amore, La prima cosa bella, Canzone d’amore, Sarà perché ti amo, Dimmi che mi ami, Made in Italy, Come vorrei, M’innamoro di te, Baciamoci, Mamma Maria e Se m’innamoro. Tali brani, poi, vengono contenuti nell’album Sarà perché ti amo (il musical), uscito il 10 marzo, prodotto da Mario Allione per le edizioni musicali FMA e distribuito da Self. A pochi giorni dalla pubblicazione, il disco si è piazzato alla decima posizione della Top 10 degli album più venduti su iTunes.
Il 25 maggio sono intervistati da Bruno Vespa in una puntata di Porta a Porta a loro dedicata per ripercorrere la quasi cinquantennale carriera, mentre il 29 maggio sono ospiti del primo concerto italiano di Al Bano e Romina Power, a seguito della loro reunion, tenutosi all’Arena di Verona e trasmesso in diretta su Rai 1.
Fonte: Wikipedia