Elisa

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Elisa, all’anagrafe Elisa Toffoli, nasce il 19 dicembre 1977 a Trieste e cresce a Monfalcone (GO).
Fin da piccola manifesta interesse verso varie forme d’arte, dalla danza, alla pittura, alla scrittura di brevi racconti ma è nella musica che il suo talento trova il modo naturale di esprimersi e già all’età di undici anni inizia a scrivere i primi testi e le prime melodie.
Durante l’adolescenza lascia la scuola subito dopo la terza media e per tre anni lavora come parrucchiera presso il salone della madre. Questo lavoro, insieme alle esperienze in studio come corista e alle serate di pianobar nel fine settimana permettono ad Elisa di poter seguire e pagarsi le lezioni di pianoforte e di dizione. La passione per la musica è forte, la voglia di condividerla diventano un desiderio bruciante e così Elisa comincia ad esibirsi con gruppi di vario genere: suona il basso in un gruppo noise-punk, la chitarra in un altro dalle sonorità britpop (a la Blur, Charlatans, Verve), canta per due anni in un’orchestra swing (standard jazz e swing) e in un gruppo rock blues che proponeva tra gli altri pezzi di Dylan, Van Morrison e Cat Stevens.
All’età di sedici anni un suo demo viene consegnato a Caterina Caselli che, colpita e affascinata, ne intuisce il potenziale e offre ad Elisa un contratto discografico. Nei mesi successivi prende un volo per gli Stati Uniti dove vive per tre mesi a Berkeley, in California. Lì lavora con Corrado Rustici al suo primo disco.

Nel 1997, sotto l’etichetta Sugar Music di Caterina Caselli, viene pubblicato l’album d’esordio dal titolo “Pipes & Flowers”, “tubi e fiori”. I tubi erano quelli delle fabbriche che la piccola Elisa scorgeva dalla sua cameretta di Monfalcone e i fiori erano quelli dipinti sulle pareti. Prodotto da Corrado Rustici, viene accolto da pubblico e critica con forte entusiasmo e riceve diversi premi, dal prestigioso “Premio Tenco” come migliore opera prima al PIM. Qualche mese dopo, Eros Ramazzotti chiede ad Elisa di aprire alcuni suoi concerti in Europa, dove l’album verrà successivamente pubblicato.
Nel corso degli anni in molti si sono chiesti il motivo per cui Elisa, cantautrice italiana, scrivesse e cantasse le proprie canzoni in inglese. Il motivo principale è dovuto alla sua formazione musicale e culturale: gli ascolti e le letture con le quali cresceva (una forte influenza ebbero le liriche di Jim Morrison e le poesie di Kipling) erano in lingua inglese, le prime cose che scriveva, le prime riflessioni, i primi pensieri erano affidati a questa lingua e in un certo senso fungeva da scudo protettivo. Inizialmente la scelta dell’inglese venne interpretata da molti come inedita e azzardata, una stravaganza, un’ostinazione. Col tempo divenne un’esigenza, lo strumento ideale per tradurre in parole il proprio pensiero.
Sulla stesura del secondo album pesa il successo del precedente. Elisa sta crescendo e non vuole ripetersi.
Nel 2000 viene pubblicato “Asile’s World”. La parola “Asile” altro non è che il nome Elisa scritto al contrario. Già il titolo di per sé esprime la profonda ricerca interiore e artistica fatta, il mettersi in dubbio, il volersi spingere oltre. La struttura è rivoluzionaria rispetto a “Pipes & Flowers”, sia sul piano lirico, con testi più intimi, essenziali ed introspettivi, sia sul fronte musicale, con un sound più viscerale in cui la scelta dell’elettronica alimenta la possibilità di sperimentare la voce in modo inedito ed imprevisto. L’album è registrato tra Stati Uniti e Europa ed è curato da un team di produttori tra loro diversi sia per estrazione musicale che geografica (Darren Allison, Howie B, Roberto Vernetti, Mauro Malavasi e Leo Z).
Inaspettatamente nel 2001 Elisa partecipa al Festival di Sanremo con la sua prima canzone in italiano dal titolo “Luce (Tramonti a Nord-Est). La curiosità del suo pubblico è alle stelle. La genesi del pezzo è infatti particolare perché nasce come la traduzione dell’inedito in inglese “Come speak to me”. Proprio perché in italiano, “Luce” rappresenta un passaggio enorme nel percorso di Elisa come autrice. Non ancora a suo agio con la lingua nativa, ricerca il supporto della madre per tradurla ed adattarla; l’intuizione speciale di Zucchero Sugar Fornaciari che interviene nel refrain chiude il cerchio. È così che Elisa, accompagnata dal quartetto d’archi dei Solis String Quartet, vince la 51esima edizione del Festival di Sanremo, oltre al premio della critica. “Luce” viene inserita nella riedizione di “Asile’s World”.

In novembre Elisa, sotto la supervisione di Pasquale Minieri, produce e pubblica “Lotus”, il quarto album che raccoglie alcune sue canzoni già edite e alcune cover riarrangiate per l’occasione e qualche inedito. Le registrazioni, fatte in presa diretta e ispirate alle sonorità degli anni settanta, si tengono presso le Officine Meccaniche di Milano.
Dopo un lungo tour teatrale di oltre quaranta date e più di 300.000 copie vendute, Elisa torna negli USA per provare a lavorare ad un paio di nuovi brani col produttore Glen Ballard, già al fianco di Alanis Morissette in “Jagged little pill”. Tale sodalizio si traduce nella nascita di un album intero, il quinto, “Pearl Days” che viene pubblicato nel 2004. Con Elisa suonano, tra gli altri, il batterista Matt Chamberlain, i chitarristi Tim Piece e Michael Landau.
Nel mese di marzo 2005 Elisa partecipa a “Music for Asia”, concerto corale benefico a favore delle popolazioni del sud est asiatico colpite dallo tsunami e in luglio calca il palco del Live 8 al Circo Massimo di Roma, un mega evento articolato in più concerti sempre di carattere benefico a latere del G8 e delle campagne “Make Poverty History” e “Global Call For Action Against Poverty”. In settembre viene invitata da Luciano Ligabue a suonare al suo mega live emiliano presso il Campovolo davanti ad oltre 180.000 spettatori. In ottobre le radio iniziano a trasmettere “Swan”, inedito scritto espressamente per il film di Luca Guadagnino “Melissa P.” al quale collabora alla stesura dell’intera colonna sonora insieme al musicista e compositore spagnolo Lucio Godoy.

Nel 2006 Elisa incontra Tina Turner duettando con lei nel brano “Teach me again”, che scrive e produce. La canzone è il tema principale del film “All The Invisible Children”, progetto multiculturale composto da cortometraggi firmati dai registi Mehdi Charef, Emir Kusturica, Spike Lee, Kátia Lund, Jordan Scott, Ridley Scott, Stefano Veneruso e John Woo. Film e canzone hanno l’obiettivo comune di raccogliere fondi a favore dell’infanzia abbandonata. “Teach Me Again” viene pubblicata in Italia, Germania, Grecia, Svizzera, Spagna, Portogallo e in altre nazioni europee. Già qualche settimana dopo le radio italiane cominciano a trasmettere “Gli Ostacoli Del Cuore”, brano scritto da Luciano Ligabue per Elisa. È la prima volta che il rocker emiliano scrive ed affida un suo pezzo inedito ad altri artisti. “Gli ostacoli del cuore” lancia il greatest hits “Soundtrack ’96-‘06” pubblicato per celebrare i primi dieci anni di carriera della cantante di Monfalcone. Tale raccolta contiene anche “Eppure sentire”, con musica del compositore Paolo Buonvino e tema principale del film di Giovanni Veronesi “Manuale D’Amore – Capitoli Successivi”. “Soundtrack ’96-’06” venderà solo in Italia più di 600.000 copie aggiudicandosi il disco di diamante.
Nel corso del 2007 la musica di Elisa irrompe improvvisamente sulla scena musicale americana con la canzone “Dancing”, originariamente contenuta nell’album “Then Comes The Sun”. Il popolare talent show “So You Think You Can Dance?” dedicato al ballo e trasmesso da Fox America propone un numero di danza sulle note di “Dancing” e la voce di Elisa viene così trasmessa per la prima volta oltreoceano, sulla rete nazionale, in prima serata e in uno dei programmi di punta dell’emittente. Il brano entra immediatamente nella top20 generale di iTunes US trascinando con sé l’album “Then Comes The Sun” presente sul catalogo di iTunes. Stesso scenario in Canada. “Dancing” raggiunge la 25esima posizione nella classifica Billboard “Billboard Hot Singles Recurrents”. L’impatto di “Dancing” è talmente forte da indurre lo show a proporre durante la serata finale del talent un secondo numero di danza sulla note di un’altra canzone di Elisa, “Rock your soul”, e danzando su queste note la ballerina vince lo show. Contestualmente il brano entra nelle classifiche americane e canadesi. Da allora i brani di Elisa sono stati riproposti periodicamente in varie edizioni del programma, non solo in America ma in tutto il resto del mondo, contribuendo a far conoscere la voce e la scrittura di Elisa all’estero. Un versione live del pezzo “Dancing” viene inserita nel DVD “Vivere: Andrea Bocelli Live in Tuscany” pubblicato globalmente e registrato al Teatro del Silenzio di Lajatico; il DVD include anche una suggestiva versione live suonata al pianoforte e riarrangiata da David Foster de “La voce del silenzio”,
cantata in duetto proprio con Andrea Bocelli (verrà riproposta solo qualche anno dopo, nel 2015, per festeggiare i primi 10 anni dell’annuale concerto evento che il tenore organizza presso il Teatro del Silenzio di Lajatico, sua terra natale).
Nell’aprile del 2008 Elisa si esibisce per la prima volta live negli Stati Uniti, al Joe’s Pub di New York City.
In giugno viene pubblicata la raccolta “Dancing” per il mercato americano e canadese. L’album viene votato come il 5° miglior album del 2008 dai lettori della rivista Billboard.
In febbraio debutta il musical “Hair (The American Tribal Love – Rock Musical) con la regia di Giampiero Solari, coreografie di David Parson, produzione artistica di Ali Noori e direzione musicale di Elisa.
In settembre l’Arena di Verona fa da cornice a “Mechanical Dream”, uno spettacolo che fonde sullo stesso palco musica, danza, sport e cinema in un unico flusso di suoni, immagini e movimenti senza soluzione di continuità. La direzione artistica è di Luca Tommassini. Lo spettacolo viene ricreato anche al Palalottomatica di Roma e al Datch Forum di Milano. “Mechanical Dream” viene eletto miglior tour del 2008.
In ottobre e novembre Elisa torna negli Stati Uniti per promuovere l’album “Dancing” attraverso un vero e proprio tour on the road di 16 date in alcuni dei club americani e canadesi che hanno fatto la storia della musica mondiale.

Il 21 aprile 2009 Elisa partecipa con altri 55 artisti italiani alla registrazione del brano “Domani” dedicato alle vittime del terremoto che ha colpito l’Abruzzo la mattina del 6 aprile dello stesso anno. Il 21 giugno, sul palco di San Siro in qualità di madrina assieme a Laura Pausini, Giorgia, Gianna Nannini e Fiorella Mannoia, prende vita “Amiche Per L’Abruzzo”, spettacolo musicale dal forte contenuto umano ideato da Laura Pausini che ha unito in un unico progetto comune oltre 100 cantanti italiane con lo scopo di raccogliere fondi a favore delle popolazioni dell’Abruzzo e per la ricostruzione della scuola “Edmondo De Amicis” de L’Aquila. L’apice del concerto si raggiunge quando le cinque madrine intonano sul palco l’inedito scritto per l’occasione, “Donna D’Onna”.

“Heart”, il sesto album, segue nel mese di novembre ed è prodotto dalla stessa Elisa con Andrea Rigonat; contiene 14 pezzi tra i quali spiccano i duetti con Antony Hegarty della band “Antony and the Johnsons” nel brano “Forgiveness” e con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro in “Ti vorrei sollevare”. L’album supera il traguardo del triplo platino. Segue il tour nei palazzetti sotto la regia di Luca Tommassini.
Il settimo album esce nel mese di novembre 2010: è “Ivy”, completato da un DVD docu-film firmato dal regista islandese Denni Karlsson e da un tour teatrale dove Elisa ha modo di sviluppare ulteriormente il suo intento creativo. Il concept narrativo dell’album viene ripreso e accentuato attraverso l’incontro-scontro tra due elementi primari della natura, l’acqua e il fuoco. Tali elementi fanno da leitmotiv del doppio live, con date dedicate ora all’acqua e ora al fuoco. Gli arrangiamenti acustici ed un coro di voci bianche guidano il pubblico in entrambe le situazioni che però si differenziano non solo nel repertorio ma anche nella scelta degli strumenti adottati e delle scenografie.
Nel novembre del 2011 viene pubblicato il brano “Love is requited”, tema principale del film di Roberto Faenza “Un giorno questo dolore ti sarà utile”. La musica è firmata da Andrea Guerra e le parole sono di Michele von Büren. Sarà anche il singolo di lancio del secondo disco americano di Elisa dal titolo “Steppin’ On Water” pubblicato dalla prestigiosa etichetta Decca Records. In Italia “Love is requited” si aggiudica il Nastro D’Argento come “Miglior Canzone Originale” tratta da un film.

Nel mese di maggio 2012 Elisa partecipa all’evento televisivo firmato da Fabio Fazio e Roberto Saviano “Quello che (non) ho” firmando così una delle pagine più significative della televisione italiana contemporanea. Unico ospite fisso per la parte musicale, rilegge alcuni brani di Bob Dylan, Cat Stevens, U2, Bob Marley e Leonard Cohen.
Il 6 settembre, presso il Teatro Comunale di Modena, si tiene “Luciano’s friends: The talent goes on”, ideato dalla Fondazione Luciano Pavarotti per ricordare la figura umana ed artistica del grande tenore scomparso cinque anni prima; vi partecipano anche Zucchero, Bocelli, Jeff Beck, Morricone, Jovanotti e i nuovi talenti della musica lirica. Il 22 settembre viene inoltre organizzato il concerto benefico “Italia Loves Emilia” presso il Campovolo di Reggio Emilia, finalizzato a raccogliere fondi a favore delle popolazioni emiliane colpite dal recente sisma. Insieme ad Elisa, Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Tiziano Ferro, Giorgia, Lorenzo Jovanotti, Ligabue, Litfiba, Fiorella Mannoia, Negramaro, Nomadi, Renato Zero e Zucchero. Più di 150,000 gli spettatori. L’evento viene trasmesso a reti unificate dalle radio italiane ed in diretta televisiva in esclusiva Sky. Ne viene tratto un DVD per ricordare la giornata e contribuire ulteriormente al risanamento dei danni arrecati dal terremoto all’Emilia e alla sua popolazione.

Nel mese di novembre viene annunciata la collaborazione artistica tra Elisa ed Ennio Morricone nel brano “Ancora Qui”, musica del Maestro e parole di Elisa. La canzone viene scelta da Quentin Tarantino per il film “Django Unchained” accompagnandone una delle scene più emozionanti. “Ancora Qui” riscuote consensi in tutto il mondo ed entra a far parte delle pre-nomination agli Oscar come “Migliore canzone originale”.

Il 15 ottobre del 2013 esce “L’anima vola”, l’ottavo lavoro in studio di Elisa e primo lavoro completamente in italiano. Debutta al primo posto nella classifica degli album più venduti in Italia e contiene, oltre alla
collaborazione succitata con il maestro Ennio Morricone, anche le collaborazioni con Luciano Ligabue, Tiziano Ferro e Giuliano Sangiorgi. “Ecco che”, con parole del leader dei Negramaro, sarà il tema principale del film “L’Ultima ruota del carro” di Giovanni Veronesi, che ne firma anche il videoclip.
A marzo 2014 prende il via “L’anima vola Tour” nei palasport delle principali città italiane e in giugno l’attività live di Elisa prosegue con due date in Europa (al Genk On Stage Festival in Belgio e a Malaga in Spagna), incipit de “Elisa Live”, una serie di live nei principali festival italiani estivi, tra cui il Lucca Summer Festival e il Collisioni Festival. Nel corso dell’estate, dopo il Premio Lunezia Pop D’Autore 2014 per il valore musical- letterario dell’album, Elisa conquista il Doppio Disco di Platino per “L’anima vola”.
Nel mese di aprile raggiunge Zucchero Sugar Fornaciari in un concerto al Madison Square Garden di New York. Con lei Jovanotti, Sting, Chris Botti, Fher Olvera dei Manà, Andrea Griminelli, Irene Fornaciari e Fiorella Mannoia. Elisa e Zucchero duettano sulle note di “Blue” e “Luce”.
In settembre è ospite di Pino Daniele all’Arena di Verona per “Nero a metà”, una data unica in cui il cantautore napoletano ripropone dal vivo, assieme a vari ospiti, il suo disco-capolavoro del 1980. Qualche settimana dopo Elisa festeggia in un’Arena di Verona sold-out da settimane un anno di successi con il concerto-evento “L’Anima Vola Live Arena Di Verona”. Special Guest della serata l’artista belga Ozark Henry, con il quale la cantautrice ha inciso il duetto “We are incurable romatics”, ed il giovane cantautore italo-britannico Jack Savoretti.
Il 17 novembre esce “L’anima vola – Deluxe Edition”, cofanetto che contiene tre inediti tratti dalle registrazioni originali del disco, due cover (“One” degli U2 e di “Bridge over troubled water” di Simon & Garfunkel) e un bonus DVD di interviste esclusive e immagini registrate durante la prima parte de “L’Anima Vola Tour 2014”.
Il 30 novembre Elisa torna in tour nelle più importanti città d’Europa e d’Italia con “L’Anima Vola Live In The Clubs”, debuttando con un sold-out al Koko di Londra. La cantautrice sceglie l’atmosfera raccolta dei club per uno spettacolo dove tornare a mostrare la sua anima più rock ed elettrica a stretto contatto con il pubblico.

Da febbraio 2015 Elisa diventa uno dei direttori artistici della quattordicesima edizione di “Amici di Maria De Filippi”. L’esperienza televisiva è un successo e si conclude con la vittoria della band The Kolors e di lì a breve Elisa incide un duetto contenuto nel loro album di esordio “Out”.
In giugno esce “La signora del Quinto Piano #1522”, brano scritto da Carmen Consoli riproposto in una versione a più voci: oltre ad Elisa e Carmen Consoli, Emma, Irene Grandi, Gianna Nannini e Nada. Il progetto ha il fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza delle donne, sostenere il Telefono Rosa e far conoscere il numero nazionale anti violenza.
Nel corso del 2015 Elisa viene invitata ai concerti di Francesco Renga e di Francesco De Gregori all’Arena di Verona ed è sempre su questo prestigioso palco che nel mese di settembre ritrova Ennio Morricone e per lui interpreta “The Ballad of Nick & Bart (Here’s to you)”, scritta dal Maestro e originariamente cantata da Joan Baez nel 1971 per il film “Sacco e Vanzetti”. Nello stesso mese Elisa invita alcuni dei protagonisti dell’edizione di Amici per il live “Amici a Cividale” al Parco della Lesa di Cividale del Friuli. Ospite speciale, Mario Biondi.

Il 25 marzo 2016 viene pubblicato il nuovo album “ON” anticipato dal singolo “No Hero”. Un ritorno dal ritmo energico con un testo che incita a tirare fuori il meglio di noi stessi, una vera e propria iniezione di fiducia e di amore. Il brano, certificato disco d’oro in poche settimane, è interpretato per la prima volta live sul palco del Festival di Sanremo dove Elisa viene invitata come super ospite.
L’album raccoglie 13 brani inediti, di cui 11 in inglese. È l’album più estroverso e pop della carriera di Elisa che è possibile sintetizzare con due aggettivi: “vitale” ed “energetico”. Tra le tracce contenute anche una collaborazione con Jack Savoretti ed una con Emma e Giluliano Sangiorgi.
Attualmente Elisa è tornata in qualità di coach nell’ultima edizione di Amici.

Fonte: http://elisatoffoli.com

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