I Gens sono stati un gruppo musicale italiano attivo tra gli anni sessanta e gli anni settanta.
Il gruppo si forma a Messina nel 1967 su iniziativa di Filiberto Ricciardi (nato a Messina il 25 aprile del 1949). Gli altri componenti sono Pippo Landro (nato il 5 gennaio 1949), Ettore Cardullo (nato il 17 luglio 1948), Gilberto Bruno (nato l’8 giugno 1949) e Pino Salpietro (nato il 2 febbraio 1947). Dopo le prime serate, l’anno successivo partecipano e vincono il terzo Torneo EuroDavoli (che si svolge ad agosto a Tirrenia) con la cover di Is it yes, is it no di James Brown, tradotta da Salvatore Trimarchi in Brucerà, vittoria che procura loro un contratto con la Det.
Con la stessa canzone partecipano a dicembre al primo Trofeo EuroDavoli Europa, che si tiene a Lugano, ed è con questa canzone che avviene il loro debutto discografico: infatti viene inserita nella colonna sonora del film Plagio, diretto da Sergio Capogna, ed interpretato da Mita Medici e Ray Lovelock. Nella colonna sonora vi è anche un’altra canzone, In fondo al viale, scritta anch’essa da Trimarchi, che viene pubblicata su 45 giri ottenendo un buon successo. La canzone sul retro, Laura dei giorni andati, è scritta per loro da Roberto Vecchioni.
Il gruppo ha poi un cambiamento nel 1969, quando il chitarrista Gilberto Bruno muore in un incidente stradale dopo un concerto ad Orzinuovi, nei pressi di Brescia, e viene sostituito da Mauro Culotta, genovese di origine siciliana; il successo viene comunque replicato da Insieme a lei, canzone con influssi psichedelici.
In seguito partecipano al Festival di Sanremo 1970 con La stagione di un fiore, e tornano al Festival l’anno successivo con Lo schiaffo di Giandiego Deriu e Vincenzo Barsanti, incisa per la nuova casa discografica, la Amico, e con un nuovo cantante, Alberto Tadini, che sostituisce Ricciardi per due 45 giri, e diverrà molto noto nel 1978 cantando Goldrake, seconda sigla finale della serie Atlas Ufo Robot con il nome d’arte di Michel Tadinì.
In questo periodo il gruppo abbandona le sonorità beat, per passare ad un pop melodico con, a volte, influenze progressive. La band passa poi alla Philips, con cui vince il Cantagiro del 1972 con Per chi, cover di Without You di Harry Nilsson. Ottiene un buon riscontro anche Cara amica mia, che partecipa a “Un disco per l’estate 1973”. Anche il successivo singolo, composto da loro stessi, Anche un fiore lo sa raggiunge i vertici della Hit Parade, confermando il momento di sintonia con il grande pubblico.
Il gruppo ottiene un terzo posto al Festival di Zurigo e successo in numerose manifestazioni europee. Dopo lo scioglimento, Filiberto Ricciardi insieme al bassista Pino Allegro forma Gli Opera, mentre il chitarrista Mauro Culotta collabora con Ivano Fossati alla realizzazione dell’album Il grande mare che avremmo traversato, scrivendo anche la musica del brano La realtà e il resto.
Il bassista Ettore Cardullo ed il tastierista Pippo Landro formano con Mario Volanti il gruppo La Nuova Gente, che incide alcuni 45 giri e partecipa al Festival di Sanremo 1976, sciogliendosi subito dopo. Landro poi avrà una carriera come produttore discografico, mentre Ricciardi è dagli anni ’80 un apprezzato tenore. Nel 1990, in occasione della trasmissione di Red Ronnie Una rotonda sul mare, si riformano i Gens. Con l’ingresso nella formazione del genovese Enrico Bianchi alla voce ed alle tastiere, i Gens incidono per Radio Italia l’album Uomini, non dei, partecipando a diverse trasmissioni televisive. L’album entra nella classifica di vendita di Sorrisi e Canzoni TV nell’estate 1992.
FONTE : WIKIPEDIA