Toto Cutugno

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Salvatore Cutugno detto Toto (Fosdinovo, 7 luglio 1943) è un cantautore, compositore, paroliere e conduttore televisivo italiano.
Ha partecipato, da solista, in coppia o insieme a un gruppo, a 15 edizioni del Festival di Sanremo vincendolo una volta (1980), giungendo sei volte secondo e una volta terzo; riguardo a tale manifestazione canora, ha inoltre piazzato nei primi tre posti anche alcuni brani da lui scritti per altri artisti. Ha infine raggiunto la vetta delle classifiche sia come interprete dei propri brani, sia come produttore e autore di lavori per altri cantanti, in particolare per Adriano Celentano a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, e ha vinto l’Eurovision Song Contest 1990. Con oltre 100 milioni di copie vendute nel mondo, si stima sia il quarto artista italiano per vendite, insieme a Luciano Pavarotti dietro soltanto a Patty Pravo, Mina e Adriano Celentano.
È sposato dal 1971 con Carla, e da un’altra relazione ha avuto il figlio Nicolò. Come lui stesso ha dichiarato in un’intervista a GazzettaTv, Toto Cutugno è tifoso del Milan.

Gli inizi: Ghigo e i Goghi, Toto e i Tati e gli Albatros
Il padre di Toto Cutugno è di origine siciliana (nativo di Barcellona Pozzo di Gotto), e lavora come sottufficiale di marina, mentre la madre è casalinga. È il secondogenito di tre fratelli, Rosanna la più grande, Roberto il più piccolo. Dopo pochi mesi dalla nascita di Salvatore (avvenuta a Tendola, nel comune di Fosdinovo), la famiglia Cutugno si trasferisce, per ragioni di lavoro, a La Spezia, città che Toto considera come proprio luogo di origine. E sarà proprio il padre, suonatore di tromba, a incoraggiarlo a suonare la batteria da autodidatta. A tredici anni Salvatore Cutugno partecipa a un concorso regionale dove arriva terzo.
Nella prima metà degli anni sessanta si cimenta con un gruppo, Toto & i Rockers; entra poi sempre come batterista nel gruppo Ghigo e i goghi (gruppo scioltosi nel settembre del 1969), in cui resterà per un anno.
Forma poi nel 1965 Toto e i Tati, gruppo in cui continua l’attività di batterista, che ottiene un contratto con la Carosello, con cui inciderà quattro 45 giri (tra il 1965 e il 1970) e con cui partecipa a Un disco per l’estate 1970 con il brano Questo fragile amore, di cui è anche autore della musica (come del resto di Aspetto lei, la canzone pubblicata sul lato B del 45 giri).
Dopo questa esperienza, forma gli Albatros, in cui oltre a suonare comincia a cantare: nel 1975 Toto compone la canzone Africa, primo successo del gruppo, che verrà portata al successo internazionale da Joe Dassin nella versione francese col titolo di L’été indien.
L’anno successivo gli Albatros partecipano al Festival di Sanremo 1976 con la canzone Volo AZ504 che si classifica terza e ottiene un buon successo di vendite. Lo stesso anno sono al Festivalbar con Nel cuore nei sensi ottenendo un ottimo successo, lo stesso brano viene inciso in Francia da Gérard Lenorman, che arriva ai vertici delle classifiche. Tornano al Festival di Sanremo l’anno dopo con Gran premio.

L’esordio da solista e la vittoria al Festival di Sanremo
Nel 1976, quando è ancora un componente degli Albatros, comincia la carriera solista con il 45 giri Come ieri, come oggi, come sempre/Ragazza madre, che passa inosservato.
Il primo successo è dell’anno successivo, il brano Donna donna mia che diventerà la sigla del programma di Mike Bongiorno, Scommettiamo?. Lo stesso anno scrive per Adriano Celentano la canzone Soli che rimane per mesi stabile al primo posto nelle classifiche delle vendite, e altri pezzi che vengono contenuti nell’omonimo album pubblicato dal molleggiato nel 1979.
Continua in questi anni ottanta l’attività di autore per artisti italiani e internazionali: in Francia per Joe Dassin, Johnny Halliday, Claude François, Hervé Vilard, Michel Sardou, Mireille Mathieu, Dalida, Sheila; in Spagna e Sudamerica per Miguel Bosé, i Chocolats, Luis Rodriguez, Luis Miguel, Christian Castro.
Nel 1980 incide Voglio l’anima, il suo album d’esordio, contenente 11 brani, i quali vengono successivamente incisi da vari artisti, sia italiani che stranieri. Partecipa e vince il Festival di Sanremo 1980 con Solo noi, pezzo che lo porterà ad aggiudicarsi il 2º posto in Hit parade e sarà nella Top 20 dei singoli più venduti del 1980. Lo stesso anno vince anche il Festival di Tokyo con Francesca non sa e partecipa al Festivalbar 1980 con due brani: Innamorati, pezzo da lui eseguito che si aggiudica il quarto posto, e Olympic Games, da lui composto ma interpretato da Miguel Bosé, che vince la kermesse. Incide anche Flash sigla dell’omonimo programma di Mike Bongiorno.
Nello stesso fortunato 1980, Toto scrive, con la collaborazione di Cristiano Minellono e di Claudia Mori, un’altra hit per Adriano Celentano dal titolo Il tempo se ne va, compresa in Un po’ artista un po’ no, 33 giri interamente composto da Cutugno e da Minellono.
In seguito a queste floride collaborazioni escono il secondo (Innamorata, innamorato, innamorati) ed il terzo album (La mia musica) di Toto Cutugno.

Il successo internazionale de L’italiano
Partecipa al Festival di Sanremo 1983 con il brano che diverrà il suo più famoso, L’italiano: secondo nella sezione dei Big (cosiddetto “Gruppo B”) dietro ai Matia Bazar, finirà solamente al quinto posto, vincendo quindi la votazione popolare (quell’anno soltanto sperimentale) del Totip. L’italiano scala le classifiche europee (in Italia raggiunge la prima posizione e rimane nella Top 10 per settimane), viene poi inciso e tradotto da vari artisti in diverse lingue, vendendo milioni di dischi.
Nell’estate dello stesso anno pubblica il singolo Un’estate con te. Al Festival di Sanremo 1984 si classifica secondo con Serenata. Al Festival di Sanremo 1985 è sempre secondo come autore della canzone di Luis Miguel Noi ragazzi di oggi. Nello stesso anno pubblica il singolo Mi piacerebbe (andare al mare al lunedì).
Si ripresenta al Festival di Sanremo 1986 con Azzurra malinconia, e ottiene un quarto posto, il piazzamento più basso legato alle giurie popolari del Totip. Al Festival di Sanremo 1987 si classifica nuovamente secondo con Figli e scrive altri tre brani, Io amo (per Fausto Leali), Il sognatore (per Peppino Di Capri, firmato con altri autori) e Canzone d’amore (per i Ricchi e Poveri, collaborando con Dario Farina). Lo stesso anno comincia a lavorare a Domenica In di cui scrive la sigla Una domenica italiana, dove figura tra gli autori il suo fido collaboratore Cristiano “Popi” Minellono. In primavera pubblica con ottimi riscontri l’album Mediterraneo.
Nei due anni successivi a Sanremo si classifica nuovamente secondo, nel 1988 (dietro a Massimo Ranieri) con Emozioni e scrive altre due canzoni, Io per le strade di quartiere (per Franco Califano) e Per noi (per Fiordaliso), nel 1989 (dietro alla coppia Fausto Leali e Anna Oxa) con Le mamme, e scrive altre due canzoni Se non avessi te (per Fiordaliso) e La fine del mondo (per Gigi Sabani).

L’Eurovision Song Contest e le conduzioni televisive
Dal 1989 conduce in RAI la trasmissione Piacere Raiuno di cui interpreta anche la sigla.
Risale sul palco del Festival di Sanremo anche nel 1990, che in quest’anno torna alle giurie demoscopiche, riposizionandosi secondo (dietro solamente ai Pooh), con Gli amori il cui abbinamento internazionale previsto per quella edizione lo vede in coppia con Ray Charles, il quale riceverà un’accoglienza trionfale dal pubblico presente quell’anno al Palafiori. La canzone farà poi parte della colonna sonora del film Non ti muovere, in una scena canticchiata da Penélope Cruz in auto con Sergio Castellitto mentre attraversano il Molise. In autunno pubblica una raccolta di sigle televisive e canzoni sanremesi dal titolo Toto Cutugno: successi in TV.
Dopo i quattro secondi posti sanremesi come cantante (più uno come paroliere), Cutugno ottenne una rivincita vincendo l’Eurovision Song Contest 1990 a Zagabria con Insieme: 1992 (secondo trionfo per l’Italia); è il primo cantante in assoluto che è anche paroliere e compositore della canzone vincente. L’anno dopo presenta la manifestazione in coppia con Gigliola Cinquetti a Roma.
Sempre nel ’91 conduce con Raffaella Carrà e Fabrizio Frizzi la trasmissione televisiva della Rai La vela d’oro. Nel 1992 pubblica Non è facile essere uomini, in estate è conduttore del programma Rai Stasera mi butto e in autunno Domenica In. Nel 1994, scrive una canzone dal titolo Se mi ami che Claudia Mori presenta al Festival di Sanremo di quell’anno.
Torna a Sanremo nel 1995 con Voglio andare a vivere in campagna, che ottiene il suo risultato più basso dalle giurie dislocate nelle varie sedi RAI, diciassettesimo su venti partecipanti della categoria Big. Al Festival di Sanremo del 1997 invece canta Faccia pulita e arriva Finalista. Dal 1998 per alcune stagioni ha condotto I fatti vostri su Raidue.

Eventi recenti: la fama nei Paesi dell’est
Nel 2002 ha un grande successo in Francia con Il treno va. Torna al Festival di Sanremo 2005 al fianco di Annalisa Minetti con Come noi nessuno al mondo che si classifica al secondo posto, la sesta volta nella sua carriera. Dopo il Festival di Sanremo Toto riprende i suoi tour al di fuori dell’Italia riservando molte serate ai diversi paesi dell’Est in cui la sua voce e le sue melodie diventano ambasciatrici della cultura musicale italiana nel mondo.
Nel gennaio del 2007 il cantautore ha scoperto di avere un tumore alla prostata. Ha quindi subito un’operazione e svolto la successiva terapia che si è conclusa nell’agosto dello stesso anno. Nel 2008 l’amico Pippo Baudo gli ha offerto la possibilità di tornare al Festival di Sanremo 2008 con il brano Un falco chiuso in gabbia, piazzatosi al quarto posto.
Ha partecipato al Festival di Sanremo 2010 con il singolo Aeroplani. Durante la serata dedicata ai duetti, è stato accompagnato da Belén Rodríguez. Il brano viene eliminato dalla finale. Subito dopo esce la raccolta antologica I miei Sanremo. Il 30 novembre 2010 pubblica una raccolta di brani rari intitolata Ritratto.
Nel dicembre 2011 ha confermato la sua popolarità mondiale visitando i Paesi Baltici, nei quali la stampa locale lo ha accolto come The Italian Legend. Successo ripetuto con un concerto tenutosi a Vilnius il 23 dicembre 2011, molto apprezzato dalla critica.
Il 12 febbraio 2013 ha partecipato come ospite alla prima serata del Festival di Sanremo, condotto da Fabio Fazio. Dopo aver ricevuto un premio speciale alla carriera da parte del calciatore Angelo Ogbonna, ha cantato insieme al Coro dell’Armata Rossa la sua L’italiano e Nel blu dipinto di blu come omaggio all’amico Domenico Modugno.
Nel 2015 il cantante apre la sua pagina Facebook Ufficiale, e realizza il primo video, una versione in lingua cinese de L’Italiano per promuovere il programma di Real Time Italiani made in China.

Fonte: Wikipedia

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